Una ricetta secolare, legata alla tradizione contadina materana.
La crapiata materana è una ricetta che rispecchia l’amore che i contadini materani nutrivano nei confronti della propria terra e che racconta le abitudini del “vicinato”.
Il 1°agosto, infatti, si festeggiava la fine del raccolto e, per celebrare l’abbondanza dell’annata, tutte le donne del vicinato portavano una manciata di grano e di legumi, vera ricchezza delle famiglie di poco più di mezzo secolo fà. Tutti i legumi, poi, venivano cotti in un grande pentolone e venivano poi serviti a tutti gli abitanti del vicinato. Era un’occasione molto attesa e sentita anche perché la zuppa di crapiata / legumi era accompagnata da dell’ottimo vino rosso…
Curiosità sul termine CRAPIATA:
Il nome crapiata deriva dal latino crepula, ossia “”ubriachezza”, durante la festa, infatti si beveva molto.
Ingredienti della CRAPIATA:
- 100 gr di grano
- 100 gr di farro
- 100 gr di fave secche con la buccia
- 100 gr di cicerchie
- 100 gr di ceci bianchi
- 100 gr di lenticchie
- 100 gr di Fagioli di Sarconi “verdolino”
- 50 gr di piselli secchi
- 500 gr di patate novelle
- 4 gambi di sedano
- 2 cipolle
- 3 carote piccole e saporite
- qualche pomodorino ciliegino
- olio extravergine d’oliva e sale q.b.
Procedimento per cucinare la CRAPIATA:
Crapiata Materana come si cucina?
Mettete in ammollo tutti i legumi in acqua fredda il giorno precedente. Il giorno seguente mettete in pentola tutti i legumi e le patate novelle senza sbucciarle. Aggiungete l’acqua fino a superare il livello dei legumi e fate cuocere il tutto a fuoco lento. A metà cottura aggiungete le carotine, la cipolla, l’aglio, il sedano e i pomodorini ciliegino. Una volta terminata la cottura versare un filo d’olio extravergine d’oliva e servire nelle terrine. Ovviamente, servite con del pane di Matera.
________________________________________
Buon appetito dall’Hotel Relais Ridola.