Hotel Casino Ridola

L’ Hotel a Matera, Hotel Casino Ridola è un’oasi di verde e di colore incastonata nella seducente pietra nuda della città, che si declina in molteplici possibilità di esperienza tra cui quella di coniugare il piacere della scoperta artistica e culturale di un territorio tanto ricco di spunti, a quello di un tempo dedicato alla cura di sé stessi, lasciandosi alle spalle la frenesia della quotidianità, dilatando il tempo per vivere senza fretta.

Gli esterni dell’Hotel Casino Ridola a Matera, così come gli interni, sono curati nel dettaglio e riprendono lo stile antico, ma rimodernato del palazzo d’epoca.

La residenza d’epoca “Ridola” è stata edificata nel 1872 da Leonardo Ridola, fratello del senatore Domenico – appassionato archeologo – di cui il Museo Nazionale di Matera porta il nome.

I Ridola erano una famiglia gentilizia che, al pari delle altre casate materane, nel periodo che va dall’Unità d’Italia agli inizi del ‘900, insediarono nei loro possedimenti di campagna una serie di dimore, dette anche “casini”, in una rinomata zona a sud a ridosso della cinta muraria della città, la “Regione Poliero”, da cui da sempre provengono benefiche correnti d’aria del Mar Jonio.

Leonardo Ridola era un valente architetto, ed edificando la sua residenza di campagna volle curarne personalmente l’impianto con gusto e senso pratico, al fine di adeguarla perfettamente alle proprie necessità abitative. Della dimora i Ridola occupavano nei mesi più caldi la parte superiore, affidandone il piano terra al fattore che invece vi soggiornava per tutto l’anno.

Nel 1900, Leonardo trasferì la proprietà dell’ immobile a suo figlio Gregorio, esperto di elettricità che qui ha realizzato i primi studi di pubblica illuminazione nel Meridione.

Qui ha dormito nel periodo del suo insegnamento Giovanni Pascoli che disse così di Matera:
“Un pensiero d’amore per Matera, che fu la mia prima amica scuola dove spezzai quel poco pane della scienza e mangiai il primo dolcissimo pane del lavoro. Delle città in cui sono stato Matera è quella che mi sorride di più quella che vedo meglio ancora attraverso un velo di poesia e di malinconia”.

Durante il secondo conflitto bellico, diventò sede della vedetta marina, per il controllo della costa jonica. Passarono gli anni, e nel 1952 i Ridola affidarono il villino ad una famiglia amica, riservandosene l’uso nei mesi estivi: intanto il mobilio fu trasferito nell’abitazione principale di Via Duomo.

Nel 2003, infine, l’edificio è stato venduto dalla famiglia Ridola agli attuali proprietari.

Cosimo Dell’Acqua, architetto materano, e sua moglie Lucia, hanno amorevolmente adottato il palazzotto, sottoponendolo ad un lunghissimo intervento di restauro, durato due anni, inteso a ripristinarne fedelmente tutte le qualità originarie. Alla base dei lavori, una certosina ricerca storica ed il recupero di tutti quegli elementi la cui integrità non fosse stata irrimediabilmente compromessa dall’usura del tempo. Alcuni dei mobili originari sono stati acquistati e restaurati, ed il vetusto orologio solare, che scandiva il tempo nel 1900, ha rivisto la luce di cui oggi proietta decorosamente l’ombra.

Alla fine dei lavori, l’immobile è tornato al suo antico splendore, e la famiglia Dell’Acqua, trasferendovisi per farne la propria dimora, ha deciso di rendere la stessa parte superiore che fu alloggio estivo dei Ridola, una delle più prestigiose residenze d’epoca di Matera, a disposizione degli ospiti.

L’hotel Casino Ridola e la sua piscina

Foto della residenza storica

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